Sviluppo (personale) sostenibile

Siamo oramai a metà Marzo e sono passati più di 2 mesi dall’inizio del nuovo anno.

Quando spesso siamo soliti stilare lunghi elenchi  di cose da fare e progetti da realizzare. Un tempo utile per tirare già le prime somme.

Quante volete siamo andati in una direzione diversa da quella che immaginavamo, quasi senza rendercene conto? Perché è così difficile non farsi distrarre e mantenere  la motivazione, l’entusiasmo e la  disciplina per portare avanti quel progetto che tanto cambierebbe la  nostra vita?

Dobbiamo arrenderci all’evidenza che sapere razionalmente qualcosa non significa riuscire a metterla in pratica. Anche se sappiamo essere positiva per noi, anzi a volte proprio per quello.

“Spesso ci troviamo in lotta contro qualcosa di sconosciuto. Una sorta di spirito, contro il quale però, non è possibile vincere soltanto facendosi forza. Il nostro vero nemico siamo noi stessi, le paure del nostre ego..”

“Delfini” di Banana Yoshimoto

A volte è come se quello che potrebbe donarci  una grande gioia sia proprio quello a cui opponiamo resistenza. Da dove iniziare allora a districare questa matassa?

Lo yoga ci invita a fare un passo indietro. A rinnovare ogni giorno il nostro modo di guardare a noi stessi e alle “cose da risolvere” . E di farlo assumendo intenzionalmente posizioni diverse rispetto ad esse, partendo da un luogo chiamato neutralità piuttosto che giudizio, da un luogo di amore per se stessi  piuttosto che di negazione. Ci invita prima di tutto a fare a fare pulizia nell’acqua dello stagno stesso anziché  nelle cose che lo circondano.

Forse il prossimo primo gennaio, quanto ci troveremo a stendere nuove liste di cose da fare, potremmo ricordarci di inserire noi stessi e la nostra pace mentale al primo posto dell’elenco.

Forse il prossimo Marzo non ci saremo già dimenticati di quello che per noi è così importante.